"Liberta' e' ragionamento" LO STUDIO COME RICERCA DI SENSO; LA CONOSCENZA COME PENSIERO CRITICO E PENSIERO LIBERO.

CORSO DI COMPETENZE TRASVERSALI PER DOCENTI UNIBA - 3 cfu

DIPARTIMENTO di MEDICINA DI PRECISIONE E RIGENERATIVA E AREA JONICA – DIMEPRE-J

DIREZIONE SCIENTIFICA

PROF.SSA STELLA LAFORGIA PROF.SSA ANTONIA CHIARA SCARDICCHIO

LO SCENARIO

La ricerca scientifica interdisciplinare si interroga a proposito del cosiddetto “analfabetismo funzionale” (Lastrucci, Milito & Surmonte, 2021; Secci, 2021) relativo alla difficoltà, pur in scenari con elevati gradi di scolarizzazione, di esprimere forme di ragionamento complesse, caratterizzate da capacità d’esame di realtà e di messa in discussione delle proprie rigidità cognitive ed emotive.

Ad esso si correlano la diffusione planetaria dell’effetto Dunning Kruger (Dunning, 2011) – che descrive la sicumera con cui una opinione propria, e non basata su dati scientifici o provenienti da fonti attendibili, viene interpretata come verità universale – e gli studi, non più solo psicologici ma anche di carattere socioantropologico, connessi all’aumento esponenziale dei bias – errori sistematici – nel ragionamento individuale e di massa (Lee et al., 2013), per cui persiste ed aumenta una modalità di pensiero caratterizzata da posizioni binarie, e dunque oppositive, che nel leggere gli eventi in una forma logica semplificata, trae conclusioni con la velocità con cui si scorre una notizia sullo schermo, magari leggendone solo il titolo (Han, 2023; Nichols, 2018; Robert, 2019).

Le evidenze del cosiddetto “cervello aumentato” coesistono dunque con quelle proprie dell’ “uomo diminuito” (Benasayag, 2022) e della “distracted mind” (Gazzaley, Rosen, 2016; Iotti, 2020) che, oltre a rarefare capacità di attenzione e di memoria, si caratterizza per la perdita di pensiero critico (Han, 2022; 2023) al cospetto non solo di fake news ma anche di qualsivoglia contenuto di conoscenza che viene percepito ed interpretato in modalità cosiddetta di fast thinking: veloce, polarizzata, acritica (Kahneman, 2000).

Al fine di allestire setting di formazione accademica orientati allo sviluppo di capacità di ragionamento complesso e contenimento della “demenza digitale” (Spitzer, 2012), è dunque cruciale la formazione accademica, intesa e sperimentata come nella sua natura identitaria: educazione al pensiero critico, plurale, creativo.