Afghanistan Lucrezia Marini

24 marzo 2024

Il territorio

Informazioni principali:

Capitale: Kabul

Ordinamento dello stato : Repubblica islamica presidenziale

Popolazione: 43 milioni (Riferimento 2023)

Lingua: Dari e pashto (ufficiali)

Religione: Musulmana (99%)

Moneta: Afghani

La Repubblica Islamica dell'Afghanistan è situata nel sud-ovest dell'Asia e si estende sull'altopiano iranico, arido e stepposo, è attraversata dalle alte montagne dell'Hindukush (oltre 5000 metri). E' un'importante via di transito tra la Persia, l'India, le regioni più interne dell'Asia.

Confina a nord con il Turkmenistan, l'Uzbekistan e il Tagikistan, a nord-est con la Repubblica Popolare Cinese, ad est e a sud con il Pakistan, ad ovest con l'Iran.

Ha un territorio prevalentemente montuoso con zone pianeggianti solo nel nord e nel sud-ovest. Non ha sbocchi sul mare. Solo poco più del 2% è coperto da foreste, il resto del paesaggio è arido, dominato dalla steppa.

Le alte montagne, ricoperte di neve, alimentano molti corsi d’acqua che però si perdono o si paludano nelle zone desertiche del sud. Il fiume più lungo è l’Helmand (1400 km) nel sud. A nord, un lungo tratto del confine con l’Uzbekistan è segnato dal corso del fiume Amudarja, mentre il Kabul, dopo aver attraversato la capitale, entra in Pakistan e confluisce nell’Indo.

Il clima è continentale e arido ed è caratterizzato da inverni rigidi in cui la temperatura può scendere fino a -15°, ed è questo il periodo più piovoso dell'anno. L'estate è caratterizzata da un clima molto caldo e secco, con temperature estive che nel sud-ovest possono raggiungere i 49°, meno in altitudine dove le sere sono fresche. Le piogge sono scarse e spesso si levano tempeste di sabbia.

I tre quarti della popolazione vive nelle zone rurali. E' abitato da circa 43 milioni di persone che fanno parte di diverse tribù: i pashtun, i tagichi, gli hazara e gli uzbechi. Ha un tasso di analfabetismo pari al 68% e ha il più alto tasso di mortalità infantile al mondo, 71%.

La sua capitale è Kabul, l’unico centro molto popoloso che ospita circa 3 milioni di abitanti in situazioni abitative molto precarie.

Gli altri maggiori centri sono: Kandahar, Herat e Mazar-i-Sharif.

ECONOMIA
L'economia dell'Afghanistan è tra le più povere del pianeta.

E' un Paese molto arretrato, e la sua economia risente anche dei continui conflitti che non hanno permesso lo sviluppo delle vie di comunicazione: ferrovie inesistenti e le poche strade e ponti spesso distrutti dai bombardamenti.

La sua maggiore attività è la pastorizia nomade (ovini e caprini), l'agricoltura lungo i corsi dei fiumi.

Sono i maggiori produttori di papavero da oppio.

Il 90% dell'oppio da cui si ricava l'eroina presente nel mondo proviene dall'Afghanistan.

Di minore importanza l'industria del gas naturale e l'artigianato tessile del cuoio e della lavorazione di pietre. Modeste sono le miniere.

La storia

La storia dell'Afghanistan è stata determinata dalla sua posizione geografica.

Nell’antichità i regni indiani vi diffusero il buddismo. L'islam fu portato da arabi e turchi. Il suo nome deriva dalla popolazione degli afghani, che avevano origini iraniane. Nell’Ottocento il Regno Unito lo occupò, ma fu costretto a lasciare il Paese dalla forte resistenza della popolazione.

Nel 1919 divenne un regno indipendente, ma nel 1973 con un colpo di stato della nobiltà progressista venne proclamata la repubblica.

Un partito filosovietico arrivò al potere nella seconda metà degli anni Settanta. Voleva modernizzare l'Afghanistan: distribuiva le terre ai contadini e incoraggiava l'emancipazione femminile. Per questo, fu fortemente osteggiato dai capi locali, dai proprietari terrieri e dal clero islamico. Scoppiò quindi una guerra civile , e nel 1979 l'URSS inviò le proprie truppe nel Paese per sostenere il governo e poter controllare l'Afghanistan ai suoi confini. Dopo dieci anni di guerra contro i mujahidin islamici appoggiati dal Pakistan e dagli Stati Uniti, i russi lasciarono l'Afghanistan.

Ci fu successivamente un'altra guerra, nel 1996 , il cui esito fu che i talebani , fondamentalisti islamici armati ed addestrati dal Pakistan, si impadronirono del potere. Il governo dei talebani cadde nel 2001 , perché gli Stati Uniti occuparono e bombardarono l'Afghanistan per catturare Osama bin Laden, un ricco saudita alleato dei talebani, il mandante dell'attacco terroristico alle Torri Gemelle di New York risalente all'11 settembre 2001. Osama Bin Laden , prima di fondare al-Qaeda, la più nota organizzazione terroristica internazionale, aveva partecipazione con uomini e denaro alla guerra afghana (appoggiata dagli USA) contro l'URSS. Si è aperto a questo punto un nuovo periodo di guerra: da un lato vi sono le forze statunitensi e della NATO, dall'altro, i talebani e gli altri movimenti armati afghani.

La missione ISAF, istituita dall'ONU nel 2001, è nata per svolgere attività di supporto al Governo afghano nel mantenimento della sicurezza, successivamente guidata dalla NATO dal 2003, si è conclusa nel 2014, per riprendere con l'operazione Sostegno Risoluto, nel 2015 e concludersi definitivamente nel 2021 con il ritiro delle truppe statunitensi.

Due giorni dopo la partenza della NATO, i talebani hanno ripreso il potere e rifondato l'Emirato islamico.

Il governo riconosciuto dalla quasi totalità del mondo è quello della Repubblica Islamica dell'Afghanistan, secondo la Costituzione approvata nel gennaio 2004, di fatto dal 2021 è diventato Emirato islamico dell'Afghanistan sotto il controllo dei talebani.

L’Afghanistan è ancora in crisi per il controllo del suo territorio di grande importanza strategica. Chi paga il prezzo più alto sono i diritti delle bambine e delle donne che sono state escluse dalla vita sociale e la popolazione povera, le cui condizioni sono ulteriormente aggravate.

Osama Bin Laden

Nato a Riad il 10 marzo del 1957, Laureato in Economia, ha avuto quattro mogli e ha messo al mondo 25 o 26 figli. Proviene da una delle famiglie saudite più ricche impegnate nel settore immobiliare.

Nel 1979 si impegna nella lotta contro i sovietici.

E' considerato il capo storico di Al Qaida, fondatore e leader, e il mandante della strage dell’11 settembre 2001.

E' stato l’uomo più ricercato al mondo. Ha guidato l'organizzazione terroristica fino alla sua uccisione avvenuta il 2 maggio 2011.

L'Afghanistan è anche patria di uomini e donne che lottano per la libertà e per i diritti umani.

L'Afghanistan è anche patria di uomini e donne che lottano per la libertà e per i diritti umani.

Ahmad Shah Massoud

Militare e politico afghano, è stato leader della resistenza antisovietica. Nel 1992 è ministro della Difesa. Nel 1996 è divenuto comandante dell’Alleanza del nord (che combatteva il nuovo nemico talebano). Nel 2001 è stato ucciso da due terroristi arabi spacciatisi per giornalisti. Considerato una figura quasi leggendaria per le sue abilità strategiche, nel 2002 è stato dichiarato eroe nazionale e candidato al Premio Nobel per la pace.

Le donne in Afghanistan
Il potere degli uomini sulle donne

In passato, le donne afghane erano libere di vestirsi come volevano, ed avevano anche gusti occidentali, indossavano minigonne e l'acconciatura tipica degli anni '60. Dopo l'affermazione del regime talebano, nel 1996, le donne sono state obbligate a indossare il burqa. Hanno nuovamente assaporato la libertà con la presenza della Nato che ha lasciato il territorio nelle mani dei talebani nel 2021 e la donna è stata nuovamente privata della libertà e costretta ad indossare il burqa.

Attualmente, in Afghanistan c'è un crescente numero di abusi e violenze commessi contro le donne. Oggi per le donne scegliere non è più possibile e stupri, violenze e matrimoni imposti si trasformano in normalità.

Dopo che gli americani lasciarono il Paese, il gruppo dei talebani ritornò al potere. Molte donne, uomini e bambini tentarono di scappare, ma non tutti ci riuscirono.

Aryana Sayeed, una delle popstar afghane più amate, riuscì a salvarsi imbarcandosi su un aereo cargo militare americano insieme ad altre centinaia di uomini, donne e bambini pronti a lasciare la propria casa per la libertà.

Aryana Sayeed

Numerose sono le donne attiviste che si battono per i diritti delle donne ed Aryana Sayeed è una di loro, con sua la musica combatte da anni per le donne, per ispirarle e per raccontare loro che vivere libere di sogni e speranze è una normalità necessaria e doverosa. Il suo nome probabilmente si trovava su un temuto elenco di donne e attiviste scomode per il regime talebano e fuggire era il suo unico modo per sopravvivere.

Immigrazione

La crisi afghana dell'agosto 2021 (quando i talebani hanno preso il controllo di Kabul) ha determinato un notevole aumento del flusso di migranti in cerca di protezione.

Tra i richiedenti asilo dal 2021 sono aumentati soprattutto i minorenni, di cui molti non accompagnati, che costituiscono un quinto di tutti i richiedenti.

Nel 2023 gli afghani sono il secondo gruppo di richiedenti asilo nei Paesi UE più Norvegia e Svizzera.

ⒸRIPRODUZIONE RISERVATA 24 marzo 2024, Lucrezia Marini