29 settembre 2024

XXVI Domenica del Tempo Ordinario - Anno B

Commento di Davide Romano, Direttore Istituto Avventista di Cultura Biblica

Antifona

Signore, quanto hai fatto ricadere su di noi, l’hai fatto con retto giudizio, poiché noi abbiamo peccato, non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti. Ma ora, salvaci con i tuoi prodigi; da’ gloria al tuo nome, Signore, fa’ con noi secondo la tua clemenza, secondo la tua grande misericordia. (Dn 3,31.29.43.42)

Colletta

O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia, perché, affrettandoci verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Oppure:

O Dio, che in ogni tempo hai parlato al tuo popolo per bocca dei profeti, effondi il tuo Spirito, perché ogni uomo sia ricco del tuo dono, e a tutti i popoli della terra siano annunciate le meraviglie del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Prima Lettura

Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo!

Dal libro dei Numeri (Nm 11,25-29)

In quei giorni, il Signore scese nella nube e parlò a Mosè: tolse parte dello spirito che era su di lui e lo pose sopra i settanta uomini anziani; quando lo spirito si fu posato su di loro, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito.

Ma erano rimasti due uomini nell’accampamento, uno chiamato Eldad e l’altro Medad. E lo spirito si posò su di loro; erano fra gli iscritti, ma non erano usciti per andare alla tenda. Si misero a profetizzare nell’accampamento.

Un giovane corse ad annunciarlo a Mosè e disse: «Eldad e Medad profetizzano nell’accampamento». Giosuè, figlio di Nun, servitore di Mosè fin dalla sua adolescenza, prese la parola e disse: «Mosè, mio signore, impediscili!». Ma Mosè gli disse: «Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito!».

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 18 (19)

R. I precetti del Signore fanno gioire il cuore.

La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice. R.

Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti. R.

Anche il tuo servo ne è illuminato, per chi li osserva è grande il profitto. Le inavvertenze, chi le discerne? Assolvimi dai peccati nascosti. R.

Anche dall’orgoglio salva il tuo servo perché su di me non abbia potere; allora sarò irreprensibile, sarò puro da grave peccato. R.

Seconda Lettura

Le vostre ricchezze sono marce.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo (Gc 5,1-6)

Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!

Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente.

Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage.

Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.

Parola di Dio.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

La tua parola, Signore, è verità; consacraci nella verità. (Cf. Gv 17,17b.a)

Alleluia.

Vangelo

Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 9,38-43.45.47-48)

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.

Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.

Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».

Parola del Signore.

Preghiere dei fedeli:

  • Padre, Signore del cielo e della terra, ti chiediamo di assolvere anche la nostra generazione dai peccati nascosti, perché possiamo sperare e agire in sintonia con la tua legge perfetta e, rinnovati dalla tua misericordia, risanare e responsabilizzare il nostro rapporto con te, con tutti gli uomini e le donne di buona volontà, con noi stessi e con l’intera creazione nella generativa gioia del cuore. Preghiamo.

Sulle offerte

Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni, e da questa offerta fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione

Ricordati, o Signore, della parola detta al tuo servo, con la quale mi hai dato speranza. Questa mi consola nella mia miseria. (Cf. Sal 118,49-50)

Oppure:

In questo abbiamo conosciuto l’amore: egli ha dato la sua vita per noi; anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. (1Gv 3,16)

*B

È meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo che essere gettato con due occhi nella Geenna. (Mc 9,47)

Dopo la comunione

Questo sacramento di vita eterna ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo, perché, annunciando la morte del tuo Figlio, partecipiamo alla sua passione per diventare eredi con lui nella gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.