IV Domenica di quaresima 30 marzo 2025

E' tempo di grazia

Siamo Chiesa popolo di Dio, nel deserto dell'umanità; anche nelle tenebre dell'infedeltà, brilla la tua luce in mezzo a noi. Nonostante le malvagità, le menzogne e le ipocrisie, Dio ci offre ancora l'opportunità di tornare a vivere con Lui.

È tempo di grazia per noi, è tempo di tornare a Dio. È tempo di credere nella vita che, nasce dall'incontro con Gesù. È tempo di grazia per noi, è tempo di tornare a Dio, di ridare all'anima la speranza che c'è salvezza per l'umanità.

Questo è il tempo della libertà dal peccato e dalla schiavitù; tempo di riprenderci la nostra dignità di creature a immagine di Dio. Oggi, come ieri con Zaccheo, Dio si siede a tavola con noi, e ci offre ancora l'opportunità di tornare a vivere con Lui.

È tempo di grazia per noi, è tempo di tornare a Dio. È tempo di credere nella vita che, nasce dall'incontro con Gesù. È tempo di grazia per noi, è tempo di tornare a Dio, di ridare all'anima la speranza che c'è salvezza per l'umanità.

Prima lettura

Dal libro di Giosuè

In quei giorni, il Signore disse a Giosuè: «Oggi ho allontanato da voi l’infamia dell’Egitto».

Gli Israeliti rimasero accampati a Gàlgala e celebrarono la Pasqua al quattordici del mese, alla sera, nelle steppe di Gerico.

Il giorno dopo la Pasqua mangiarono i prodotti della terra, àzzimi e frumento abbrustolito in quello stesso giorno.

E a partire dal giorno seguente, come ebbero mangiato i prodotti della terra, la manna cessò. Gli Israeliti non ebbero più manna; quell’anno mangiarono i frutti della terra di Canaan.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Gustate e vedete com'è buono il Signore

Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino. R.

Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato. R.

Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce. R.

Seconda Lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Fratelli, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.

Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione.

In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.

Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.

Parola di Dio.

Canto al Vangelo (Lc 15,18)

Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te.

Vangelo 

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».

Ed egli disse loro questa parabola:

«Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.

Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.

Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».

Parola del Signore.

Gustate e vedete

Gustate e vedete come è buono il Signore, beato l'uomo che trova il suo rifugio in lui. Temete il Signore, suoi Santi nulla manca a coloro che lo temono.

- Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca la sua lode. Io mi glorio nel Signore, ascoltino gli umili e si rallegrino.

Gustate e vedete come è buono il Signore, beato l'uomo che trova il suo rifugio in lui. Temete il Signore, suoi Santi nulla manca a coloro che lo temono.

- Celebrate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore e m'ha risposto, m'ha liberato.

Gustate e vedete come è buono il Signore, beato l'uomo che trova il suo rifugio in lui. Temete il Signore, suoi Santi nulla manca a coloro che lo temono.

- Guardate a Lui e sarete raggianti, non saranno confusi i vostri volti. Il Signore ascolta il povero, egli lo libera da ogni angoscia.

Gustate e vedete come è buono il Signore, beato l'uomo che trova il suo rifugio in lui. Temete il Signore, suoi Santi nulla manca a coloro che lo temono.

Santo

Santo Santo Santo è il Signore Dio dell'universo

I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

Osanna Osanna Osanna nell'alto dei cieli.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore

Osanna Osanna Osanna nell'alto dei cieli.

L'amore del Padre

Questo è il momento è l’ora del Signore oggi ti voglio incontrare e ritornare nella Tua casa per restare insieme a Te. Non sono degno questo lo so di esser chiamato Tuo figlio il mio peccato è sempre innanzi a me ma confido nel Tuo Amore

Oh Signor ecco il mio cuor voglio donarlo a Te. Ti darò la mia povertà è tutto quel che ho. Con amore mi abbraccerai e farai festa per me se con forza io griderò Padre io voglio il Tuo Amor, Padre io voglio il Tuo Amor

Grande sei o mio Signor

Grande sei o mio Signor Re in eterno resterai l’anima mia riposa solo in te che mi perdoni e mi consoli.

Con te voglio abitare o Re con te che siedi su nel ciel con te che hai tutto ai piedi tuoi tu sei l’amore tu sei Gesù il Re.

Su ali d'aquila

Tu, che abiti al riparo del Signore e che dimori alla sua ombra, di’ al Signore: “mio rifugio, mia roccia in cui confido.”

E ti rialzerà, ti solleverà, su ali d'aquila ti reggerà, sulla brezza dell'alba ti farà brillar come il sole, così nelle sue mani vivrai.

Non devi temere i terrori della notte, né freccia che vola di giorno; mille cadranno al tuo fianco, ma nulla ti colpirà.

E ti rialzerà, ti solleverà, su ali d'aquila ti reggerà, sulla brezza dell'alba ti farà brillar come il sole, così nelle sue mani vivrai.