Laboratorio “Formazione per l’ecologia integrale”
La forza della crisi climatica che si traduce in siccità e inondazioni, perdita di biodiversità e aumento delle temperature, inquinamento dell’aria e dell’acqua e consumo di suolo, le guerre in atto in diverse zone del pianeta, evidenziano la responsabilità degli esseri umani nel contribuire agli abusi nei confronti dell’ambiente che ricadono sui più fragili e provocano forme di “deterioramento della qualità della vita umana e di degradazione sociale”.
Speranza per costruire il futuro
Di fronte a situazioni difficili di povertà e disuguaglianze, di violenze e indifferenza, è necessario coltivare la speranza perché la persona è potenzialmente capace di intervenire positivamente per promuovere e realizzare un cambiamento che richiede motivazioni e un cammino educativo; è un messaggio di speranza che riguarda ciascuno di noi fino alla politica internazionale. La speranza «ci parla di una realtà che è radicata nel profondo dell’essere umano, indipendentemente dalle circostanze concrete e dai condizionamenti storici in cui vive.
Ci parla di una sete, di un’aspirazione, di un anelito di pienezza, di vita realizzata, di un misurarsi con ciò che è grande, con ciò che riempie il cuore ed eleva lo spirito verso cose grandi […]
La speranza è audace, sa guardare oltre la comodità personale, le piccole sicurezze e compensazioni che restringono l’orizzonte, per aprirsi a grandi ideali che rendono la vita più bella e dignitosa» (Francesco, Fratelli Tutti, n. 55).
Ecologia integrale
L’ecologia integrale (Cfr Laudato Si'.) di papa Francesco è uno sguardo per approcciare la realtà, nella consapevolezza che tutto è connesso e che, se si vuole portare un cambiamento nella società occorre partire dalla dimensione individuale. È una conversione ecologica prima di tutto individuale.
Importanza della formazione
La speranza è qualcosa di molto concreto, occorre promuovere la formazione per l’ecologia integrale, per sollecitare riflessioni e azioni di cura per l’altro. La formazione per l’ecologia integrale mira a sviluppare stili di vita equilibrati e rispettosi dell’ambiente e delle persone.
La formazione per l’ecologia integrale promuove la partecipazione individuale e collettiva, la consapevolezza del valore del creato che ci è stato affidato, concorre a sviluppare un senso di appartenenza ad un territorio e/o a un gruppo di riferimento. Favorisce il cambiamento partendo ‘dal basso’, in piccoli contesti di vita quotidiana.
Temi
Sono numerosi i temi che l’ecologia integrale richiama:
- la cura del creato, che comprende la crisi climatica, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, l’energia rinnovabile.
- Le Comunità energetiche rinnovabili, una strada, come è stato ben sottolineato alla conclusione delle Settimane Sociali di Taranto, per favorire l’inclusione sociale, avversare le disuguaglianze e promuovere la sostenibilità ambientale.
- L’alimentazione consapevole, per rispettare l’ambiente e la salute
- I beni comuni e il bene comune (Aggiornamenti sociali, Avvenire) e (Fondazione Lanza)
Esperienze svolte
Sono già stati realizzati nelle diocesi, nei circoli Laudato si’, nelle realtà associative in Italia diversi corsi di formazione destinati per lo più ai giovani e agli adulti rispondenti a un bisogno di informazione e sensibilizzazione su temi legati all’ecologia integrale.
Alcune esperienze
Sul tema dell’acqua si veda, ad esempio qui il convegno Aqua Fons Vitae.
Sulla cura del creato, ad esempio l'esperienza della Diocesi di Aversa.
Su ecologia integrale (LS e LD) la Piattaforma di Iniziative Laudato Si'.
Sulle comunità energetiche rinnovabili
Diocesi di Brescia (qui dal Corriere del Veneto).
Sulla formazione ai bene comuni per giovani amministratori si veda, ad esempio, le Acli Bresciane.
Come
Promuovere l’ascolto: Ascoltare, avvicinarsi, imparare reciprocamente
Avere il coraggio di
- mettere al centro la persona
- investire le migliori energie con creatività e responsabilità
- formare persone disponibili a mettersi al servizio della comunità
Quali strade?
- Preferire la presenza rispetto all’online, quando si vuole realizzare un percorso partecipato e attivo.
- Accompagnare la formazione con l’informazione, utilizzando strumenti differenti (volantini, webinair…) anche per raggiungere un pubblico più vasto.
- Sviluppare percorsi formativi sulle CER unendo ecologia integrale ed elementi più circoscritti e concreti
- Creare rete di esperienze e condividere difficoltà e potenzialità, coinvolgendo parrocchie e proponendo incontri a livello di diocesi
- Dare continuità alle iniziative, sia cercando di coinvolgere le diverse fasce di età sia prevedendo tempi di media durata
- Qualificare l’offerta formativa
Linguaggi
Per raggiungere le diverse fasce d’età occorrono strumenti e linguaggi diversi. L’utilizzo delle nuove tecnologie diventa un’occasione anche per sperimentare contesti formativi nuovi, con la finalità di valorizzare la relazione educativa cercando di rispondere alle esigenze formative emergenti, tra cui l’introduzione di un approccio digitale della formazione.
Fraternità
É sempre più evidente la necessità di ri-scoprire il senso di appartenenza a una comunità e il protagonismo, la possibilità per ciascuno di essere parte attiva e propositiva di un contesto: «Ecco un bellissimo segreto per sognare e rendere la nostra vita una bella avventura. Nessuno può affrontare la vita in modo isolato [...]. C’è bisogno di una comunità che ci sostenga, che ci aiuti e nella quale ci aiutiamo a vicenda a guardare avanti. Com’è importante sognare insieme! [...] Da soli si rischia di avere dei miraggi, per cui vedi quello che non c’è; i sogni si costruiscono insieme».[6] Sogniamo come un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, tutti fratelli! (FT, n.8)
Formare e formarsi per costruire ponti di pace (Leone XIV) .
Le "cose nuove" del sociale
“La Dottrina Sociale, infatti, ci educa a riconoscere che più importante dei problemi, o delle risposte a essi, è il modo in cui li affrontiamo, con criteri di valutazione e principi etici e con l’apertura alla grazia di Dio. Voi avete l’opportunità di mostrare che la Dottrina Sociale della Chiesa, con il suo proprio sguardo antropologico, intende favorire un vero accesso alle questioni sociali: non vuole alzare la bandiera del possesso della verità, né in merito all’analisi dei problemi, né nella loro risoluzione. In tali questioni è più importante saper avvicinarsi, che dare una risposta affrettata sul perché una cosa è successa o su come superarla. L’obiettivo è imparare ad affrontare i problemi, che sono sempre diversi, perché ogni generazione è nuova, con nuove sfide, nuovi sogni, nuove domande.
Abbiamo qui un aspetto fondamentale per la costruzione della “cultura dell’incontro” attraverso il dialogo e l’amicizia sociale. Per la sensibilità di molti nostri contemporanei la parola “dialogo” e la parola “dottrina” suonano opposte, incompatibili” (Leone XVI, 17 maggio 2025).
Ringraziamenti:
Laboratorio Formazione per l’ecologia integrale