AEF / Attività Educative e Formative
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eMagazine NUMERO QUATTRO
Car crash. Piero Gilardi e l'arte povera
Webinar Giornata mondiale dell'educazione 2024
Laboratorio COLOR ME
Iscrizione OPEN DAY! Attività Educative e Formative 2024-25
Il Parco Arte Vivente è un Centro sperimentale d’arte contemporanea, concepito dall’artista Piero Gilardi. Comprende un sito espositivo all’aria aperta, un'esposizione permanente di Piero Gilardi (Bioma), e interventi temporanei da parte di artisti italiani e internazionali, sia negli spazi interni che esterni. Il campo di indagine è l’Arte del vivente, una declinazione delle tendenze contemporanee che nel suo insieme comprende la Bioarte, la Biotech art, l’Arte transgenica e l’Arte legata all’ ecologia. Il Parco è un territorio verde in continua evoluzione che occupa un’area ex-industriale: un tentativo riuscito di riqualificazione territoriale e quindi terreno ideale per ragionare sul rapporto essere umano-natura in termini creativi ed estetici. Il concetto di partecipazione pubblica è al centro della filosofia del PAV: numerosi sono i programmi che puntano alla partecipazione attiva della comunità cittadina e che spaziano tra proposte artistiche, culturali e laboratoriali orientate verso i temi ambientali.
educazione, arte e natura
ArtEduFOLK è l’eMagazine che, attraverso le uscite online trimestrali, porta in rete le novità e i contenuti delle mostre permanenti e temporanee del PAV. Il format nasce dalle sperimentazioni avviate durante la crisi pandemica per rendere partecipi gli insegnanti e gli educatori dei contenuti della ricerca artistica e pedagogica condotta dalle Attività Educative e Formative. L’umanità vive oggi conflitti di cui l’arte contemporanea si fa testimone. Il PAV si impegna nella trasmissione di una visione critica dove l’arte si fa mezzo e fine della comunicazione culturale del tempo presente.
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CAR CRASH. PIERO GILARDI E L'ARTE POVERA
La mostra indaga la produzione di Piero Gilardi (Torino, 1942-2023) nel corso degli anni Sessanta. L’esposizione vuole proporsi come un omaggio al fondatore del PAV e ripercorre gli esordi della carriera dell’artista esplorando gli anni che vanno dal 1964 al 1969, una stagione germinale durante la quale si delineano già i molteplici interessi di Gilardi e il suo grande contributo all’origine del movimento dell’arte povera. Car Crash è la prima di una serie di mostre monografiche di un progetto a lungo termine del PAV che, seguendo una partizione cronologica, approfondiranno l’opera dell’artista
La mostra attraversa un ricco, anche se breve, momento (cinque anni in tutto) connotato dal coinvolgimento di Gilardi in alcune delle tappe più importanti del movimento poverista, tra le quali l’esposizione Arte Abitabile (1966) presso la Galleria Sperone, la creazione del Deposito d’Arte Presente di Torino (1967-1969), la teoria dell’arte micro-emotiva, fino al suo definitivo affrancamento dal movimento con la mostra arte povera più azioni povere agli arsenali di Amalfi (1968)
Fin dagli esordi emerge il suo interesse riguardo al rapporto tra tecnologia, essere umano e natura e il desiderio di creare opere d’arte funzionali animate dallo spettatore, così come l’apertura verso altre discipline, quali le esperienze nell’ambito del design radicale di fine anni Sessanta. Ne emerge l’instancabile volontà di Gilardi di comprendere e teorizzare il senso più profondo dell’arte e dell’operato di artisti incontrati in ambito internazionale e nazionale, passando da inventore di forme a inventore di formazioni
L’apertura di Gilardi verso un’arte pensata per essere vissuta e per coinvolgere in modo diretto lo spettatore, prende forma fin dalla nascita dei tappeti-natura, ambienti realizzati in poliuretano espanso da calpestare e abitare, a cui l’artista lavora a partire dal 1965. La serie di opere nasce da una suggestione avuta durante una passeggiata nella natura lungo il greto del torrente Sangone nei pressi di Torino, durante la quale l’artista si imbatte in un cumulo di rifiuti abbandonati sull’argine. Da qui la volontà di creare forme rappresentative di un contesto naturale ideale ma utilizzando un materiale artificiale e contemporaneo come il poliuretano espanso, tecnologia che permette la creazione di “oggetti estetici fruibili praticamente”
La mostra Car Crash - Piero Gilardi e l’arte povera racconta il giovane artista Piero Gilardi, attraverso tre temi fondamentali (lo spazio extra-artistico; dal costume pop al costume politico; la produzione di arte utile) con l’intento di andare alla radice del suo operato e sollevare le questioni fondanti della sua pratica che, sviluppandosi in una lunga carriera, hanno condotto alla fondazione del PAV Parco Arte Vivente. Il Centro sperimentale d'arte contemporanea che oggi interpreta la natura a partire da un parco pubblico nel paesaggio urbano, un luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio con al centro l'ecologia, il pubblico e gli artisti, "il progetto di una vita"
Piper Pluriclub
l titolo Car Crash, mutuato da un progetto mai realizzato per il Piper Pluriclub di Torino nel quale Gilardi rimanda all’immagine di “un’auto che slitta silenziosamente sull’olio nero del pavimento”, diventa metafora di quegli anni sulfurei durante i quali l’incontro e lo scontro con il sistema dell’arte e la costruzione e decostruzione di relazioni, teorie ed immaginari sono il segno dell’alta posta in gioco dell’arte di quel momento. Ed è proprio con la dinamica esperienza del Piper e con l'esposizione dei tappeti-natura allestiti all’interno del locale nel gennaio 1967, che si apre la mostra del PAV. La discoteca, o meglio il “divertimentificio” torinese, riprendendo la definizione che ne dà Tommaso Trini, che dalla seconda metà degli anni Settanta è aperto ad accogliere sperimentazioni e diverse forme d’arte performativa, da Carmelo Bene al Living Theatre, e diventa terreno fertile per artisti che, come Gilardi, orbitano attorno al movimento dell’arte povera, tra i quali Pistoletto, Merz e Boetti.
foto Archivio De Rossi Associati
Webinar
approfondimento sul PAV Parco Arte Vivente e la ricerca artistica di Piero Gilardi in occasione della Giornata mondiale dell'educazione 2024 su piattaforma Agorà del sapere
COLOR ME
laboratorio
Con il laboratorio Color me si avvia una sperimentazione di modelli naturali che fanno parte dei caleidoscopici tappeti-natura di Piero Gilardi. Nella pubblicazione del 2017, inclusa in una sua mostra personale parigina, l’artista ha raccolto numerosi disegni da completare di elementi vegetali che, attraverso combinazioni di paesaggi diversi, prima osservati e poi riprodotti in studio, fanno parte dell’immaginario dei suoi celebri tappeti. Nell’attività di laboratorio le immagini messe a disposizione, danno vita, attraverso un’azione collettiva e progressiva, al processo di germinazione di forme vegetali differenti e personali da cui possono generarsi pensieri ispirati alla ciclicità della natura, alla biodiversità e all’attitudine ad aggregarsi in mutuo appoggio delle specie viventi. I pattern, le texture, i segni, le differenti forme, aprono a riflessioni sulla diversità e sulla necessità di preservare la ricca, quanto fragile, espressione biologica della natura.
Studio d’artista > 20.11.24
“Spesso mi immergo nella ricerca su argomenti che mi interessano e che ritengo richiedano ulteriori esplorazioni. Comincio cercando di capirlo con una visione a 360°. Come posso scoprire tutto quello che posso su questo argomento?”
Questa è la prassi creativa di Adrián Balseca che, a partire da archivi di oggetti, storie e memorie, opera una decodifica dei significati attraverso la grafica, l’arte e il design con un approccio transdisciplinare. La sua ricerca suggerisce, e talvolta illumina, la complessità di trame e tracciati collettivi, eredità di una storia e una cultura coloniale che impatta ancora vasti ambiti. Molte delle creazioni artistiche contemporanee mettono in luce le ombre e le conseguenze delle economie estrattive, nonché i processi storici ed economici dello sviluppo attuale. I temi di interesse della mostra di Balseca, quali il rapporto tra il mondo rurale e urbano, le tensioni tra pratiche artistiche, artigianali e produzione seriale, dialogano con la storia post-industriale e le ricerche artistiche di frontiera sviluppate, dal 2008, al PAV.
Naturalia e Artificialia > 26.02.25
“I miei tappeti non sono nati come quadri, come oggetti da galleria, ma sono nati come proposta per la vita di tutti i giorni. Erano pensati come tappeti da mettere in casa, da calpestare. Sotto sotto c’era l’intenzione di far uscire l’arte dagli schemi convenzionali e di farla vivere dentro l’esperienza della quotidianità con una funzione e con un meccanismo interno di tipo ludico”.
Con queste parole, Piero Gilardi descrive i suoi celebri tappeti natura che innescano svariati e suggestivi temi, all’apparenza, contrapposti, come: presentazione/rappresentazione, naturale/artificiale, quotidiano/extraordinario. Attraverso questi concetti binari, oltre ad analizzare l’opera di Gilardi e di altri autori da lui incontrati lungo la sua ricerca, ci confronteremo su proposte laboratoriali che tengano conto della cura dell’ambiente e dei suoi co-abitanti per la difesa degli - essenziali - beni comuni.
Sede: Palazzo Barolo
PAV istruzioni per l'uso
LABORATORI, VISITE, ATTIVITÀ ONLINE, WORKSHOP
Nel corso dell'estate 2024 Il PAV Parco Arte Vivente ha proposto un programma all’aria aperta dedicato a bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni. Le attività, a cura delle AEF che contano un’esperienza decennale nel campo dell’educazione museale rivolta ai bambini coinvolti in iniziative ludico/creative/esperienziali, vertono sull’esplorazione del Parco e delle sue installazioni d’arte ambientale, dove osservare la trasformazione e la varietà delle specie naturali che si esprimono liberamente nell’isola verde in città.
OPEN DAY!
Presentazione Programma AEF Attività Educative Formative 2024-25
Martedì 24 Settembre ore 16:00
PRENOTAZIONI ATTIVITA'
Per prenotare visite e laboratori, contattare telefonicamente la segreteria - dal martedì al venerdì, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00 – per accordarsi sulle date disponibili: +39 011 3182235 oppure scrivere a: lab@parcoartevivente.it
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redazione di ArtEduFOLK a cura delle AEF Attività Educative e Formative