Santa famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe 31 dicembre 2023

Cantate al Signore

- Cantate al Signore un canto nuovo da tutta la terra. Voi cantate al Signore, cantate a Lui, benedite il nome suo. Annunziate ogni giorno di lui la salvezza e la gloria. A tutti i popoli dite i prodigi di lui, benedite il nome suo.

E' nato per noi, il Signore per noi oggi è nato. Lui è nato per noi, il Salvatore del mondo è nato.

- Esultino i campi, esulti la terra, esultino i mari, esultino i cieli cantando a lui! Benedite il nome suo. E sia gioia, perchè lui stende già sulla terra la mano sua: a tutti i popoli la sua giustizia darà. Benedite il nome suo. RIT.

Gloria

Gloria a Dio nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini amati dal Signor. Gloria a Dio nell’alto dei cieli, gloria.

- Noi Ti lodiamo, e Ti benediciamo, noi Ti adoriamo, e Ti glorifichiamo. Ti rendiamo noi grazie per la Tua gloria immensa Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.

- Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre. Tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica. Tu che siedi alla destra di Dio Padre, abbi pietà di noi.

- Perché Tu solo il Santo, Tu solo il Signore, Tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo, nella gloria di Dio Padre, con lo Spirito Santo, nella gloria.

Gloria a Dio nell’alto dei cieli, Amen!

Prima lettura

Dal libro della Gènesi

In quei giorni, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande».

Rispose Abram: «Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Elièzer di Damasco». Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede». Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede». Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza».

Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.

Il Signore visitò Sara, come aveva detto, e fece a Sara come aveva promesso. Sara concepì e partorì ad Abramo un figlio nella vecchiaia, nel tempo che Dio aveva fissato. Abramo chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Il Signore è fedele al suo patto.

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome, proclamate fra i popoli le sue opere. A lui cantate, a lui inneggiate, meditate tutte le sue meraviglie. R.

Gloriatevi del suo santo nome: gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, ricercate sempre il suo volto. R.

Ricordate le meraviglie che ha compiuto, i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca, voi, stirpe di Abramo, suo servo, figli di Giacobbe, suo eletto. R.

Si è sempre ricordato della sua alleanza, parola data per mille generazioni, dell'alleanza stabilita con Abramo e del suo giuramento a Isacco. R.

Seconda Lettura

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava.

Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell'età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare.

Per fede, Abramo, messo alla prova, offrì Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: «Mediante Isacco avrai una tua discendenza». Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.

Parola di Dio.

Canto al Vangelo (Eb 1,1-2)

Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti; ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio.

Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.

Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:

«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».

Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

Parola del Signore

E’ per Te

- E’ per te questo nostro pane che alimenta e fa vivere, E’ per te questo nostro vino che disseta e fortifica. Li portiamo all’altare da te, alla mensa dei figli Gesù.

- Tutto è per te, è la nostra vita che offriamo a te, ora il pane e diverrà il tuo corpo che scende dal cielo, ora il vino diverrà il tuo sangue che versi per noi.

- E’ per te per te che ci ritroviamo noi con te un solo Spirito. E’ per te che noi siamo uniti nella mente e nell’anima, benedetto Signore sei tu è per i doni infiniti che dai.

E anche noi per te che la nostra vita sia presenza di te.

E’ per te, per te che la nostra vita sia presenza di te, presenza di te.

Santo

Santo, Santo, Santo è il Signore. Santo è il Signore Dio dell'universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

Osanna, osanna, nell'alto dei cieli. Osanna, osanna nell'alto dei cieli.

Benedetto colui che viene nel nome del SIgnore

Osanna, osanna nell'alto dei cieli. Osanna, osanna nell'alto dei cieli.

Emmanuel Tu sei

Emmanuel, tu sei qui con me, vieni piccolissimo incontro a me. Emmanuel, amico silenzioso, della tua presenza riempi i giorni miei.

Sei la luce dentro me. Sei la via davanti a me. Nella storia irrompi tu, io ti accolgo mio Signor.

Emmanuel, tu sei qui con me, la tua dolce voce parla dentro me. Il cuore mio sente che ci sei e nell’amore vuoi guidare i passi miei.

Sei la luce dentro me. Sei la via davanti a me. Nella storia irrompi tu, io ti accolgo mio Signor.

Emmanuel, tu sei qui con me, riempi di speranza tutti i sogni miei. Sei tu il mio re, il Dio della mia vita, fonte di salvezza per l’umanità.

Sei la luce dentro me. Sei la via davanti a me. Nella storia irrompi tu, io ti accolgo mio Signor.

Vieni nasci ancora

- Torni Signore, torni nel cuore col Tuo silenzio denso di Te. E come i pastori un tempo ora noi ti adoriamo e i nostri doni sono ciò che siamo noi. Eri la luce venivi nel mondo, venivi tra i tuoi e i tuoi però loro non ti hanno accolto. Ma noi ti invochiamo vieni ma noi ti vogliamo accanto la nostra casa è tua t’accoglieremo noi.

- E Tu che ritorni, Tu che rinasci dove c’è amore e carità. Qui sei presente. Tu per davvero vieni, Tu per davvero nasci, noi siamo uniti nel tuo nome e Tu sei qui.

Vieni nasci ancora dentro l’anima. Vieni nasci sempre, nasci in mezzo a noi. Per le strade luci, feste e musiche, ma Betlemme è qui.

Vieni nasci ancora dentro l’anima. Vieni nasci sempre, nasci in mezzo a noi. Per le strade luci, feste e musiche, ma Betlemme è qui...Ma Betlemme è qui.

Tu scendi dalle stelle

- Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo,

e vieni in una grotta al freddo, al gelo. (2v)

O Bambino mio Divino, io ti vedo qui a tremar: o Dio beato!

Ah, quanto ti costò l'avermi amato! (2v)

- A te che sei del mondo il Creatore,

mancano panni e fuoco, o mio Signore. (2v).

Caro eletto pargoletto, quanto questa povertà, più m'innamora,

giacché ti fece amor povero ancora. (2v)