Le origini
I primi insediamenti nella zona risalgono all'Età del bronzo, ma lo sviluppo significativo della struttura risale all'Età imperiale romana dove Torre assunse un ruolo di controllo della via Claudia Augusta Altinate.
In epoca romana l'edificio ospitava soldati posti a guardia dei passaggi limitrofi, ciò avveniva in tempo reale con la triangolazione di informazioni tra il Castello di Paderno, il Castello di Zumelle e Col Visentin.
Età Medievale
Con la caduta di Roma nel 476 d.C. questa zona perse d'interesse, sprofondando in una crisi e gli edifici vennero abbandonati. La torre divenne mastio, ovvero la torre principale dei castelli, posta al centro di una serie di fortificazioni.
Vari ritrovamenti, come frecce, frammenti ferrosi e altri reperti bellici fanno intuire che fu un periodo di continui assalti al castello. Nel 1096 il proprietario del castello, chiamato Conte Pisocco, inseguì il sogno della Terra Santa per sfuggire a tutte le sciagure, da qui risale il nome del castello.
Età Moderna
Nel 1404 d.C. Feltre aderisce alla Repubblica Serenissima di Venezia. Con un editto del 1421 venne imposta la distruzione di tutti i fortilizi, torri e casematte del Bellunese. Fu in questo periodo che la Torre subisce la sua più grande trasformazione e assume la conformazione che possiamo ammirare oggi.
Data la vicina presenza di acqua, officine e mulini, la Torre diventò un insediamento civile ad uso perlopiù di Dazio. La ristrutturazione venne ultmata nel 1489.
Vi furono altre modifiche alla struttura alla fine del 1800, durante la Seconda Guerra Mondiale dove venne creata una base segreta partigiana per poi cadere nell'incuria.
A partire dal 1991 a seguito di studi e ricerche si cominciò un attento restauro filologico.
Fonte: San Gregorio Nelle Alpi - Osservando il Territorio
oggi
Oggi il castello dopo un attenta ristrutturazione e ricomposizione storica, si compone di una struttura portante in pietra naturale e solai in travi di legno di modiche dimensioni degli anni in cui fu costruita. È dotato di un impianto di riscaldamento a radiatori alimentato con una caldaia a gas, l’impianto elettrico è stato completamente rinnovato.
Al piano terra nella zona d’ingresso troviamo due ampi saloni con due scale di collegamento con i piani superiori. Vi è inoltre la presenza di un bagno.
Al piano primo troviamo la zona giorno dotata della cucina e soggiorno, salendo al piano secondo vi è lo studio con la camera padronale.
Al terzo ed ultimo piano sottotetto troviamo la parte moderna del castello composta di tre camere dotate di bagno personale.
Il giardino completamente recintato e curato da una ricca flora viene gestito da giardinieri di comprovate competenze.
Nel castello vi è la presenza di segni identificativi delle famiglie che ci abitavano, e di molteplici opere d’arte dell'epoca.
L'ingresso
Il salotto
La cucina
Il salotto
La camera padronale
Il sottotetto: la zona moderna
Il giardino