LIB(E)RI PER EVADERE storytelling delle attività realizzate nel carcere di Lucera (FG)

dedicato a tutti i reclusi a cui è impedito di leggere e soprattutto a quegli studenti che pur avendo partecipato alle attività qui documentate per vari motivi non sapranno mai di aver contribuito al conseguimento di questo ambitissimo premio

Che le persone leggano poco o per nulla ormai è un fatto risaputo. Spesso si sente dire che la lettura non sia tra i passatempi preferiti della gente.

Ci vuole, allora, proprio una bella idea, che sia davvero motivante e che appassioni gli studenti della Casa Circondariale di Lucera al libro e alla lettura.

In effetti ci vuole proprio uno scarto, una deviazione, un allontanamento dalla tendenza generale. Ma come fare in carcere? Il covid ha aumentato le limitazioni. Non perdiamoci d'animo!

Gli incontri virtuali del SALOTTO CULTURALE e delle CIN-EVASIONI ci fanno incontrare le diverse figure, che ruotano intorno al mondo della cultura, del libro e della loro promozione: lo scrittore, il poeta, il traduttore, l'editore …

Anche le attività laboratoriali ci avvicinano al libro e alla lettura e ci preparano al momento finale de IL MAGGIO DEI LIBRI

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Non resta che scegliere il titolo per il momento conclusivo de "Il maggio dei libri", LE INTERVISTE IMPOSSIBILI.

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Role playng, cooperative leaning, flipped classroom, discussioni guidate, queste le metodologie che mettiamo in campo per raggiungere l'obiettivo ... Allora, liberi o libri per evadere? Noi siamo convinti che nell'uno e nell'altro caso l'esperienza effettuata con i libri e la lettura abbia fornito ai partecipanti un'occasione particolare di evasione. Il libro stesso è libertà. Erri De Luca dice che una persona in prigione, se ha un libro davanti agli occhi, cancella le sbarre e tutta la cella intorno. Il libro riesce a far superare gli ostacoli, a far "evadere", una parola impronunciabile in prigione perché a senso unico e senza virgolette.

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Hanno lavorato a questo progetto i ristretti della C. C. di Lucera, corsisti del CPIA 1 FOGGIA

il docente, prof. Alfonso Rainone

Si ringraziano quanti a vario titolo hanno contribuito alla buona riuscita di queste attività

in particolare la dirigente scolastica del CPIA 1 FOGGIA, prof.ssa Antonia Cavallone

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