Nelle corti della Francia del nord, nella seconda metà del XII secolo, si affermano i romanzi cortesi-cavallereschi in lingua d’oïl, destinati alla lettura privata. Tali romanzi erano ispirati ai valori e agli ideali cortesi e avevano come protagonisti i cavalieri e le donne. Thomas d’Inghilterra è l'autore di una famosa versione del romanzo. Di Thomas si hanno pochissime notizie: francese di nascita (ma secondo altri inglese), visse nel XII secolo e fu probabilmente chierico, come rivela il tipo di cultura che si rispecchia nello stile insieme ad alcuni accenni contenuti nella sua opera. Il romanzo è stato scritto in versi, in francese antico, attorno al 1150-60, secondo alcuni, o intorno al 1170-77, secondo altri. Il nome dell’autore è conservato nella chiusa dell’opera (“Thomas fine ci sun escrit”, "Thomas termina qui il suo scritto"). Di questo antico testo sono pervenuti otto frammenti, che riportano poco più di tremila versi dei circa diciotto-ventimila che dovevano comporre il poema.
La storia di Tristano e Isotta racconta un amore travolgente tra un uomo e una donna, un amore tanto bello quanto impossibile.
La trama del romanzo
Tristano, cresciuto dallo zio re Marco di Cornovaglia, decide di liberare il regno dal tributo imposto dal re d’Irlanda. Uccide il gigante Moroldo, ma viene ferito e curato da Isotta, figlia del re, senza che lei lo riconosca. Tornato in Cornovaglia, Tristano parte di nuovo per l'Irlanda per cercare una sposa per re Marco, riconoscendo in Isotta la ragazza dai capelli d'oro. Isotta viene promessa a Marco, ma durante il viaggio di ritorno, Tristano e Isotta bevono per errore un filtro d'amore, legandosi in modo indissolubile. Nonostante Isotta sposi Marco, i due iniziano una relazione clandestina, che li porta infine a essere scoperti. Dopo una condanna a morte, riescono a fuggire, ma dopo tre anni Isotta torna da Marco.
Tristano si trasferisce in Bretagna, dove sposa Isotta dalle Bianche Mani senza consumare il matrimonio. Intanto, la fedeltà di Isotta la Bionda viene messa in dubbio, e Tristano, travestito, la aiuta a dimostrare la sua innocenza. Ferito gravemente in battaglia, Tristano chiede a Isotta la Bionda di venire a salvarlo; tuttavia, sua moglie mente dicendo che le vele della nave sono nere, segno che Isotta non arriverà. Tristano muore credendosi abbandonato, e Isotta la Bionda, arrivata troppo tardi, muore di dolore. Pentita, Isotta dalle Bianche Mani fa seppellire i due insieme, e due piante crescono intrecciate sulla loro tomba, simbolo del loro amore eterno.
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