V Domenica di quaresima 6 aprile 2025

E' tempo di grazia

Siamo Chiesa popolo di Dio, nel deserto dell'umanità; anche nelle tenebre dell'infedeltà, brilla la tua luce in mezzo a noi. Nonostante le malvagità, le menzogne e le ipocrisie, Dio ci offre ancora l'opportunità di tornare a vivere con Lui.

È tempo di grazia per noi, è tempo di tornare a Dio. È tempo di credere nella vita che, nasce dall'incontro con Gesù. È tempo di grazia per noi, è tempo di tornare a Dio, di ridare all'anima la speranza che c'è salvezza per l'umanità.

Questo è il tempo della libertà dal peccato e dalla schiavitù; tempo di riprenderci la nostra dignità di creature a immagine di Dio. Oggi, come ieri con Zaccheo, Dio si siede a tavola con noi, e ci offre ancora l'opportunità di tornare a vivere con Lui.

È tempo di grazia per noi, è tempo di tornare a Dio. È tempo di credere nella vita che, nasce dall'incontro con Gesù. È tempo di grazia per noi, è tempo di tornare a Dio, di ridare all'anima la speranza che c'è salvezza per l'umanità.

Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia

Così dice il Signore, che aprì una strada nel mare e un sentiero in mezzo ad acque possenti, che fece uscire carri e cavalli, esercito ed eroi a un tempo; essi giacciono morti, mai più si rialzeranno, si spensero come un lucignolo, sono estinti:

«Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche!

Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?

Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa.

Mi glorificheranno le bestie selvatiche, sciacalli e struzzi, perché avrò fornito acqua al deserto, fiumi alla steppa, per dissetare il mio popolo, il mio eletto.

Il popolo che io ho plasmato per me celebrerà le mie lodi».

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion, ci sembrava di sognare. Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di gioia. R.

Allora si diceva tra le genti: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro». Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia. R.

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte, come i torrenti del Negheb. Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia. R.

Nell’andare, se ne va piangendo, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con gioia, portando i suoi covoni. R.

Seconda Lettura

Dalla lettera ai Filippesi

Fratelli, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede: perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti.

Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù.

Parola di Dio.

Canto al Vangelo (Gl 2,12-13)

Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore, perché io sono misericordioso e pietoso.

Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.

Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.

Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.

Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Parola del Signore.

Nelle tue mani

- Nelle tue mani affido la vita, Dio, mia salvezza sei tu. Volgi lo sguardo al mio cuore, con te al sicuro sarò.

Padre del cielo, per il tuo nome vivrò; un sacrificio con la mia lode io ti offrirò. Per tutto ciò che sempre mi dai. Padre del cielo, per il tuo nome vivrò scruta il mio cuore e la mia lode io ti offrirò, per tutto ciò che sempre mi donerai o Dio di ogni bontà.

- Nelle tue mani affido la vita, Dio, mia speranza sei tu. Donami pace, o Signore, con te al sicuro vivrò.

Padre del cielo, per il tuo nome vivrò; un sacrificio con la mia lode io ti offrirò. Per tutto ciò che sempre mi dai. Padre del cielo, per il tuo nome vivrò scruta il mio cuore e la mia lode io ti offrirò, per tutto ciò che sempre mi donerai o Dio di ogni bontà.

Santo

Santo Santo Santo è il Signore Dio dell'universo.

I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

Osanna Osanna Osanna nell'alto dei cieli.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

Osanna Osanna Osanna nell'alto dei cieli.

Pane di vita

Pane di vita sei, spezzato per tutti noi chi ne mangia per sempre in Te vivrà. Veniamo al Tuo santo altar, mensa del Tuo amor, come pane vieni in mezzo a noi.

Il Tuo corpo ci sazierà, il Tuo sangue ci salverà, perché Signor, Tu sei morto per amore e ti offri oggi per noi. Il Tuo corpo ci sazierà, il Tuo sangue ci salverà, perché Signor, Tu sei morto per amore e ti offri oggi per noi.

Fonte di vita sei, immensa carità, il Tuo sangue ci dona l’eternità. Veniamo al Tuo santo altar, mensa del Tuo amor, come vino vieni in mezzo a noi.

Il Tuo corpo ci sazierà, il Tuo sangue ci salverà, perché Signor, Tu sei morto per amore e ti offri oggi per noi. Il Tuo corpo ci sazierà, il Tuo sangue ci salverà, perché Signor, Tu sei morto per amore e ti offri oggi per noi.

Grande sei o mio Signor

Grande sei o mio Signor Re in eterno resterai l’anima mia riposa solo in te che mi perdoni e mi consoli.

Con te voglio abitare o Re con te che siedi su nel ciel con te che hai tutto ai piedi tuoi tu sei l’amore tu sei Gesù il Re.

Su ali d'aquila

Tu, che abiti al riparo del Signore e che dimori alla sua ombra, di’ al Signore: “mio rifugio, mia roccia in cui confido.”

E ti rialzerà, ti solleverà, su ali d'aquila ti reggerà, sulla brezza dell'alba ti farà brillar come il sole, così nelle sue mani vivrai.

Non devi temere i terrori della notte, né freccia che vola di giorno; mille cadranno al tuo fianco, ma nulla ti colpirà.

E ti rialzerà, ti solleverà, su ali d'aquila ti reggerà, sulla brezza dell'alba ti farà brillar come il sole, così nelle sue mani vivrai.