Sentieri di SPERANZA VIA LUCIS

Introduzione

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19,28-37)

Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: "Ho sete". Vi era lì un vaso pieno d’aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: "Tutto è compiuto!". E, chinato il capo, spirò. Era il giorno della Parascéve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all’altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il costato con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dá testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo, infatti, avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.

Rimaniamo un istante in silenzio, rileggiamo con calma il brano di Vangelo appena ascoltato.

(un minuto di riflessione personale)

Tutto è compiuto: così come i profeti avevano preannunciato, Gesù muore in croce. La cena pasquale è volta al termine, all'agnello non è stato spezzato alcun osso, l'unità dei popoli è stata mantenuta, l'agnello è stato sacrificato a Dio per il bene di tutti. Cristo ha donato tutto se stesso: la prova è la lancia del centurione che trafigge il suo costato da cui esce acqua e sangue, l'ultima goccia di un corpo martoriato. Gesù uomo in terra è respirato. Lo spettacolo della croce è concluso e la gente torna a casa battendosi il petto. Il buio regna nel mondo.

G “Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto”: anche noi ancora oggi volgiamo lo sguardo al Cristo morto in croce, ma nei nostri occhi non c'è disperazione, non c'è rassegnazione ma c'è speranza perché noi sappiamo che non è tutto finito quel venerdì pomeriggio, il Cristo è Risorto, Gesù è ancora nel mondo e oggi è qui con noi che siamo riuniti nel suo nome.

L La vita è un cammino incessante. In questo cammino noi non siamo soli. Il Risorto ha promesso: "Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo" (Mt 28,20). La vita deve essere un cammino di continua risurrezione. Siamo qui riuniti, per prendere coscienza della nostra vita come itinerario pasquale con il Risorto che illumina i nostri passi. Disse un giorno uno scriba al Maestro: "Io ti seguirò dovunque andrai" (Mt 8,19). Dovunque: sul Calvario, lungo la Via Lucis. Riscopriremo la risurrezione come fonte della pace, come energetico della gioia, come stimolo alla novità della storia. La sentiremo proclamata nel testo biblico, commentata nell'esperienza spirituale, ampliata nell’attualizzazione al nostro oggi. Che è l' "oggi" di Dio.

Rallegrati, Madre della luce: Gesù, sole di giustizia, vincendo le tenebre del sepolcro illumina tutto l'universo. Alleluja.

P Preghiamo. Effondi su di noi, o Padre, il tuo Spirito di luce, perché possiamo penetrare il mistero della Pasqua del tuo Unigenito, che segna il vero destino dell'uomo. Che non è la fine di tutto, ma è la novità di tutto. Perché l'ultima parola è tua, o Padre, che porti noi figli dalla morte alla vita. Donaci lo Spirito del Risorto e rendici capaci di amare. Così saremo testimoni della sua Pasqua. Amen

P Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.

Perché con la tua Pasqua hai dato la vita al mondo.

Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 20,1-9)

[Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: "Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!"]. Uscì [allora] Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. [Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti].

G L'uomo d'oggi è angosciato dalla morte e perciò la rimuove: la scienza, la tecnica e il progresso provano a spostare i paletti, ma la morte resta immortale. Infelice sarebbe la storia se quella tomba di Gerusalemme avesse continuato a trattenere il Giusto sepolto; sarebbe stata la vittoria del male e non del bene, della tenebra e non della luce, del nulla e non dell'essere. Se così fosse, sarebbe assurda tutta la storia (gli innocenti che soffrono, gli oppressi, i malati …); se l'uomo smarrisce il punto di vista del Risorto, imbocca anche nella sua storia il sentiero dell'assurdo.

Rallègrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluja.

P Solo tu, Gesù risorto, ci riporti alla gioia della vita. Solo tu ci fai vedere una tomba svuotatasi dall'interno. Facci convinti della nostra potenza impotente davanti alla morte quando è senza di Te. Facci fidare totalmente della onnipotenza dell'amore, che vince la morte. Amen

Intenzione di preghiera

O Maria, tempio dello Spirito Santo, guidaci come testimoni del Risorto nella via della luce.

P Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.

T Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.

Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 20,11-18)

Maria [di Màgdala] invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato deposto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: "Donna, perché piangi?". Rispose loro: "Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto". Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: "Donna, perché piangi? Chi cerchi?". Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: "Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto ed io andrò a prenderlo". Gesù le disse: "Maria!". Essa, allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: "Rabbuni!", che significa: Maestro! [Gesù le disse: "Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro". Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: "Ho visto il Signore" e anche ciò che le aveva detto.]

G Il mondo d'oggi ha ancora tanto da imparare. La donna, che gli ebrei giudicavano non adatta ad ascoltare la Scrittura o a fare da testimone per la giustizia, viene scelta come prima testimone della resurrezione. La storia comincia a girare in un altro senso. Il Risorto affida a un donna un compito importante: annunciare la bella notizia, gridare che la vita è viva. Con la ricchezza della sua femminilità, la donna diventa nella Chiesa la depositaria della gioia e della vita.

Rallègrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluja.

P Gesù risorto, tu mi chiami perché mi ami. Nel mio spazio quotidiano posso riconoscerti come ti riconobbe la Maddalena. Tu mi dici: "Va' e annuncia ai miei fratelli". Aiutami ad andare per le strade del mondo, nella mia famiglia, nella scuola, nell'ufficio, nella fabbrica, nei tanti ambiti del tempo libero, per assolvere alla grande consegna che è l'annuncio della vita. Amen.

Intenzione di preghiera

O Maria, tempio dello Spirito Santo, guidaci come testimoni del Risorto nella via della luce.

P Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.

T Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.

Dal vangelo secondo Luca (Lc 24,13-19.25-27)

In quello stesso giorno due [discepoli] erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse loro: "Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?". Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: "Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?". Domandò: "Che cosa?". Gli risposero: "Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo" (...). Ed egli disse loro: "Stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?". E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: "Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino". Egli entrò per rimanere con loro: Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un l'altro: "Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?".

G Gli uomini del nostro tempo, carichi di mezzi e di agi, sono schiacciati da pesi di tristezza. Tuttavia c'è una grande differenza tra il motivo della tristezza dei due di Emmaus e quello dei suoi discepoli di oggi. I due erano tristi perché egli era morto; noi rimaniamo tristi, pur sapendolo vivo. Rimaniamo come paralizzati davanti a tutti gli avvenimenti. E' necessario andare a scuola dai discepoli di Emmaus! I due di Emmaus, compiendo un gesto di amore, si preparano all'esperienza suprema dell'amore: la Cena; si dispongono alla conoscenza dell'amore: il riconoscimento di Gesù che spezza il pane. Se gli uomini di oggi ricominceranno ad amare i piccoli, i poveri, i lontani, gli oppressi, solo allora scopriranno i loro occhi bendati e vedranno l'amore, cioè sperimenteranno il Risorto, il Dio "in agguato" su tutte le strade. Tutte le volte che apriamo le porte del cuore per il diverso, per lo sconosciuto, per l' "estraneo", troviamo aperte le porte del cuore di Dio.

Rallègrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluja.

P Resta con noi, Gesù risorto: si fa sera. Ti daremo una casa. Ti daremo un piatto. Ti daremo calore. Ti daremo amore. Resta con noi, Signore: la sera del dubbio e dell'ansia preme sul cuore di ogni uomo. Resta con noi, Signore: e noi saremo in compagnia con te, e questo ci basta. Resta con noi, Signore, perché si fa sera. E facci testimoni della tua Pasqua. Amen

Intenzione di preghiera

O Maria, tempio dello Spirito Santo, guidaci come testimoni del Risorto nella via della luce.

P Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.

T Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,19-30)

La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch`io mando voi". Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi". Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: "Abbiamo visto il Signore!". Ma egli disse loro: "Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò". Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". Poi disse a Tommaso: "Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!". Rispose Tommaso: "Mio Signore e mio Dio!". Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!". Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

G L'uomo moderno, abituato ad accettare qualcosa solo dopo averlo constatato in tutti gli aspetti, ha bisogno dell'esperienza di Tommaso. Anche agli uomini d'oggi il Risorto dice: toccatemi nella Chiesa, toccatemi nei santi. A noi credenti viene affidato il compito di moltiplicare segni di risurrezione, attraverso l'impegno della diffusione di una cultura della vita. Promuoviamo la vita in tutte le sue bellezze e in tutta la sua possibile fioritura!

Rallègrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluja.

P Gesù risorto, giunge confortante la tua promessa: "Io sono con voi tutti i giorni" (Mt 28,20). Da soli, non siamo capaci di portare il minimo peso con perseveranza. Tanto meno di reggere sulle nostre povere spalle il peso del mondo. Noi siamo la debolezza, Tu sei la forza. Noi siamo l'incostanza, Tu sei la perseveranza. Noi siamo la paura, Tu sei il coraggio. Noi siamo la tristezza, Tu sei la gioia. Noi siamo la notte, Tu sei la luce. Noi siamo la stasi, Tu sei la Pasqua. Signore della vita, aumenta la nostra fede. Donaci la fede, che è radice della tua Pasqua. Donaci la fiducia che è il fiore di questa Pasqua. Donaci la fedeltà che è il frutto di questa Pasqua. Amen.

Intenzione di preghiera

O Maria, tempio dello Spirito Santo, guidaci come testimoni del Risorto nella via della luce.

P Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.

T Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.

Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 21,1-9.13)

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: "Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla. Quando era già l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù disse loro: "Figlioli, non avete nulla da mangiare?". Gli risposero: "No". Allora disse loro: "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: "E' il Signore!". Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, perché era spogliato, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane [...]. Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.

G Gesù bussa alla porta del mondo d'oggi. Vuole entrare. E' un mondo affaticato e disperato, pieno di luci e privo della luce; pieno di successi effimeri e godibili solo da pochi; mentre il cuore resta vuoto come la rete. Per di più c'è miseria ed oppressione, c'è disumanizzazione, c'è il futuro sbarrato. E così lo stomaco resta vuoto come la rete e l'uomo sperimenta il vuoto del cuore e delle forze. L’assenza del divino è assenza dell'umano. Gesù risorto però si avvicina e chiede: quando Dio ama, allora dona; quando Dio predilige, allora chiede. Chiede di rilanciare la speranza e l'amore, che si costruiscono con l'esercizio.

Rallègrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluja.

P Gesù risorto, rendici docili per rigiocare la speranza, dopo i nostri fallimenti. Tu, il Risorto, siedi a mensa con noi. Nei giorni pasquali della tua convivenza non ti sei mostrato il Dio vittorioso tra folgori e con tuoni, ma il Dio semplice dell'ordinario, che celebra la Pasqua sulla riva di un lago, presso una mensa all'aperto. Facci testimoni della tua Pasqua, nel quotidiano, con le sue monotonie, dove tu ci aspetti da sempre, sulle rive dei nostri travagli. Siedi alle nostre mense di uomini sazi, ma vuoti. Siedi alle mense degli uomini poveri, che hanno ancora speranza. E il mondo che tu ami sarà nuovo, modellato sulla tua Pasqua. Amen

Intenzione di preghiera

O Maria, tempio dello Spirito Santo, guidaci come testimoni del Risorto nella via della luce.

P Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.

T Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 21,15-17)

Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?". Gli rispose: Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "Pasci i miei agnelli". Gli disse di nuovo: Simone di Giovanni, mi vuoi bene?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "Pasci le mie pecorelle". Gli disse per la terza volta: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene?". Pietro rimase addolorato per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse: "Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecorelle".

G Gli uomini del nostro tempo, particolarmente percorso da nubi e tempeste, hanno bisogno più che mai di un punto di riferimento stabile e sicuro. Abbiamo bisogno della certezza di Cristo, che pasce i suoi agnelli e le sue pecorelle attraverso Pietro. Pascere è alimentare; pascere è illuminare; pascere è confortare; pascere è liberare; pascere è far sviluppare. Pietro, per tutti, è un dono pasquale: è uno di noi, un nostro fratello, fatto pastore non per la sua umanità, fragile come quella di tutti, ma per la parola di Gesù che lo sostiene. Svolge il ruolo di guida, nel nome di Gesù, su noi che siamo il gregge del suo pascolo.

Rallègrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluja.

P Noi ti ringraziamo, Gesù Risorto, per il Pietro di oggi, il nostro Papa, che vive il suo servizio apostolico con tanta generosità e calore, nel sacrificio di questi tempi così belli, ma così duri. Ogni giorno tu interpelli anche noi: "Mi ami tu più di costoro?". A noi, con Pietro e sotto Pietro, affidi una porzione del tuo gregge. E noi ci affidiamo a te. Persuadici, Maestro e datore di vita, che solo se amiamo pasceremo il tuo gregge, e solo con il nostro sacrificio, lo nutriremo della tua verità e della tua pace. Amen

Intenzione di preghiera

O Maria, tempio dello Spirito Santo, guidaci come testimoni del Risorto nella via della luce.

P Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.

T Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.

Dagli Atti degli Apostoli (At 1,12-14; 2,1-6)

Allora [gli Apostoli] ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C'erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simeone lo Zelòta e Giuda di Giacomo. Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù, e con i fratelli di lui. Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro come lingue di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua.

G L'uomo di oggi deve ricordare che "il vero peccato è essere insensibili allo Spirito Santo": che equivale a dire “essere chiusi all'amore”. Lo Spirito vince i pessimismi sul futuro perchè Dio è ottimista sull'uomo. Lo Spirito opera il bene: il bene che si compie, l'amore che trionfa, il grano che biondeggia. La Pentecoste unisce l'umanità intera. Credere nello Spirito Santo è non solo credere in Dio e nel suo amore, ma anche credere che Dio crede in me, che Dio si fida di me, che Dio si aspetta molto da me. Devo farmi portare dallo Spirito che è già all'opera nella storia. E allora la vita potrà veramente essere un convitto d'amore e di pace. "Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé" (Gal 5,22).

Rallègrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluja.

P Gesù risorto dalla morte, sempre presente nella tua comunità pasquale, effondi su di noi, per intercessione di Maria, ancor oggi, qui, lo Spirito Santo tuo e del Padre tuo diletto: lo Spirito della vita, lo Spirito della gioia, lo Spirito della pace, lo Spirito della forza, lo Spirito dell'amore, lo Spirito della Pasqua. Amen.

Intenzione di preghiera

O Maria, tempio dello Spirito Santo, guidaci come testimoni del Risorto nella via della luce.

Saluto del celebrante

C. Nel nome del Padre e dei Figlio e dello Spirito santo. Amen.

C. La vita è un cammino incessante. In questo cammino noi non siamo soli. Il Risorto ha promesso: "lo sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo" (Mt 28,20). La vita deve essere un cammino di continua risurrezione. Siamo qui riuniti, fratelli e sorelle, per prendere coscienza della nostra vita come itinerario pasquale con il Risorto che illumina i nostri passi. Disse un giorno uno scriba al Maestro: "Io ti seguirò dovunque andrai" (Mt 8,19). Dovunque: sul Calvario, lungo la Via Crucis; per le strade del mondo, lungo la Via Lucis. Riscopriremo la risurrezione come fonte della pace, come energetico della speranza, come stimolo alla novità della storia.

Recitiamo a cori alterni il SALMO 62

Solo in Dio riposa l'anima mia; da lui la mia salvezza. Lui solo è mia rupe e mia salvezza, mia roccia di difesa: non potrò vacillare.

Fino a quando vi scaglierete contro un uomo, per abbatterlo tutti insieme, come muro cadente, come recinto che crolla?

Tramano solo di precipitarlo dall'alto, si compiacciono della menzogna. Con la bocca benedicono, e maledicono nel loro cuore.

Solo in Dio riposa l'anima mia, da lui la mia speranza. Lui solo è mia rupe e mia salvezza, mia roccia di difesa: non potrò vacillare.

In Dio è la mia salvezza e la mia gloria; il mio saldo rifugio, la mia difesa è in Dio.

Confida sempre in lui, o popolo, davanti a lui effondi il tuo cuore, nostro rifugio è Dio.

Sì, sono un soffio i figli di Adamo, una menzogna tutti gli uomini, insieme, sulla bilancia, sono meno di un soffio.

Non confidate nella violenza, non illudetevi della rapina; alla ricchezza, anche se abbonda, non attaccate il cuore.

Una parola ha detto Dio, due ne ho udite: il potere appartiene a Dio, tua, Signore, è la grazia;

secondo le sue opere tu ripaghi ogni uomo.

Gloria al Padre

Dal Vangelo di Marco (At 1,12-14; 2,1-6)

Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salòme comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall'ingresso del sepolcro?». Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. è risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: "Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto"».

Condivisione in gruppi (25 minuti)

Qual è la tua speranza? In cosa speri?
Come nutri la speranza?

Pensiero del Vescovo

Rinnovo promesse battesimali

Il celebrante invita i partecipanti ad accendere la propria candela al cero pasquale

P Il Battesimo è la Pasqua del Risorto partecipata all'uomo. Concludiamo il nostro itinerario rinnovando le promesse battesimali, grati al Padre che continua a chiamarci dalle tenebre alla luce del suo Regno.

P Fratelli, se volete seguire il Risorto nelle strade del mondo:

Rinunziate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio?

T Rinunzio.

P Rinunziate alle seduzioni del male, per non lasciarvi dominare dal peccato?

T Rinunzio.

P Rinunziate a Satana e a tutte le sue opere?

T Rinunzio.

P Credete in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?

T Credo.

P Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?

T Credo.

P Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?

T Credo.

P Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha liberati dal peccato e ci ha fatti rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia in Cristo Gesù, risorto dalla morte, per la vita eterna.

T Amen.

P Preghiamo

Signore, ti ringraziamo, perché dandoci l’esperienza dello Spirito ci doni l’esperienza della risurrezione. Ci fai sperimentare la risurrezione nella Scrittura, nell’Eucaristia, nella fraternità, nel bene che riceviamo. Grazie, o Signore, che ti manifesti a noi come risorto anche oggi. Donaci la capacità di riconoscerti, apri i nostri occhi perché possiamo vederti; sciogli la nostra lingua affinché possiamo esprimere con semplicità, con chiarezza, ma anche con coraggio, la verità che sperimentiamo e che desideriamo che sia luminosa, infuocante per tutti. Amen.

Cristo è veramente risorto, esprimiamo con il canto la nostra immensa gioia.

RESTA QUI CON NOI (Gen Rosso) Le ombre si distendono, scende ormai la sera e sia allontanano dietro i monti i riflessi di un giorno che non finirà di un giorno che ora accorrerà sempre! Perché sappiamo che una nuova vita da qui è partita e mai più si fermerà! Resta qui con noi, il sole scende già, resta qui con noi, Signore è sera ormai. Resta qui con noi, il sole scende già, se tu sei con noi la notte non verrà. Davanti a noi l’umanità lotta, soffre e spera come una terra che nell’arsura chiede l’acqua da un cielo senza nuvole, ma che sempre le può dare vita. Con te saremo sorgente d’acqua pura, con te fra noi il deserto fiorirà.