Le Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali: strumenti di ecologia integrale nelle Diocesi e nei territori

La scheda riprende i contenuti e la discussione del gruppo di lavoro sulle CERS realizzato in occasione del 21° Seminario nazionale sulla Custodia del Creato “LS + 10: per una comunità futura. Energia sana e solidale per l’ecologia integrale” (coordinatori Luisa Locorotondo e Matteo Mascia)

1. Tra i “segni di pace e di speranza” che papa Leone richiama nel Messaggio per la X Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato vi sono certamente le Comunità Energetiche Rinnovabili. Le CER sono uno strumento che la Chiesa italiana ha coltivato e sostenuto fin dalla 49ma Settimana Sociale dei Cattolici di Taranto (ottobre 2021) che nelle sue conclusioni invitava le Diocesi e le parrocchie a farsi soggetto attivo nella creazione delle CER per contribuire in modo concreto alla necessaria e non più rinviabile transizione energetica ed ecologica.

Ben prima di Taranto papa Francesco nell’enciclica Laudato si’, pubblicata 10 anni fa, già indicava in modo lungimirante che

“In alcuni luoghi, si stanno sviluppando cooperative per lo sfruttamento delle energie rinnovabili che consentono l’autosufficienza locale e persino la vendita della produzione in eccesso. Questo semplice esempio indica che, mentre l’ordine mondiale esistente si mostra impotente ad assumere responsabilità, l’istanza locale può fare la differenza. È lì infatti che possono nascere una maggiore responsabilità, un forte senso comunitario, una speciale capacità di cura e una creatività più generosa, un profondo amore per la propria terra, come pure il pensare a quello che si lascia ai figli e ai nipoti” (Laudato si’, 179).

2. Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è una forma partecipativa volta a promuovere lo sviluppo, la produzione, il consumo e la condivisione di energia prodotta da fonti rinnovabili con l’obiettivo principale di fornire benefici economici, sociali e ambientali al territorio in cui opera. Si parla di Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (CERS) in riferimento ad una specifica categoria di modelli energetici caratterizzati da una particolare attenzione verso le persone e le comunità più fragili (Vademecum CEI).

In questa prospettiva si comprende perchè la CERS è, a tutti gli effetti, uno strumento di ecologia integrale in quanto agisce in modo integrato sulle tre dimensioni - economica, sociale e ambientale - della sostenibilità:

  • la dimensione sociale: attraverso il lavoro su una proposta concreta e immediatamente percepibile come ‘utile’, permette di sviluppare un dialogo profondo all’interno di una comunità contribuendo a ricostruire e rigenerare legami comunitari e di prossimità tra le persone, in questa prospettiva rappresenta una vera e propria pratica di ‘amicizia sociale’ (FT); inoltre, può dare un contributo a ridurre la povertà energetica e a sostenere servizi essenziali di welfare.
  • la dimensione ambientale: riducendo le emissioni di gas serra legati alla produzione di energia da fonti fossili rappresenta una concreta risposta alla crisi climatica; inoltre, attraverso le piccole scelte quotidiane legate al consumo, all’acquisto e alla produzione di energia elettrica si promuove un cambiamento culturale e degli stili di vita in grado di generare miglioramenti concreti per la qualità della vita nel rispetto della natura.
  • la dimensione economica: grazie all’autoconsumo, al conseguimento degli incentivi statali e alla vendita dell’energia in eccesso gli aderenti possono compensare in piccola parte i costi sostenuti per la bolletta; inoltre, la produzione di energia a livello locale può sostenere lo sviluppo di un’economia legata ai territori più sostenibile, inclusiva e partecipata così come iniziative di solidarietà a livello internazionale.

3. Come emerso dal confronto e dalla presentazione di molte esperienze, a volte positive altre meno, la realizzazione di una CER necessita di adeguate competenze organizzative, tecniche e gestionali, ma soprattutto di un grande lavoro di sensibilizzazione culturale e motivazionale. L’elemento qualificante delle CER è infatti rappresentato dalla costruzione della comunità che significa superare la dimensione di isolamento e frammentazione nella quale viviamo, e dare nuovo significato al vivere insieme. In questo senso le CER sono un segno di speranza perché, ricercando una risposta concreta alla problematica energetica, sono in grado di innescare processi di rigenerazione etico-culturale e socio-politica nei territori nel segno dell’ecologia integrale. È questo il primo compito cui siamo chiamati come comunità cristiana nell’ambito dei percorsi di promozione delle CERS, diffondere la consapevolezza che anche sulla gestione sostenibile dell’energia le religioni possono far sentire la loro voce e offrire una prospettiva comune fornendo strumenti per la coesione sociale e la costruzione di una vera comunità.

4. È stato inoltre sottolineata l’importanza delle CERS come concreto segno di pace. Esse, infatti si fondano sulle energie rinnovabili e promuovono un modello alternativo di produzione e consumo di energia, non più centralizzata ma diffusa, dove il consumatore è anche produttore – prosumer – e dove la spinta all’autoconsumo è funzionale ad attuare a livello locale modalità di sviluppo socio-economiche più sostenibili, inclusive e partecipate. Lo sviluppo delle energie rinnovabili rappresenta una modalità concreta per promuovere l’indipendenza energetica dell’Italia e dell’Europa, oggi ancora troppo dipendenti dall’importazione di gas e petrolio da paesi in guerra o dove vi sono sistematiche violazioni dei diritti umani e distruzione dell’ambiente. La dipendenza da combustibili fossili, prodotti a caro prezzo e disponibili solo in alcune parti del mondo, da sempre produce e alimenta conflitti per il controllo delle fonti energetiche. L’indipendenza energetica e un più equo accesso all’energia grazie allo sviluppo delle rinnovabili rappresentano poi due fattori cruciale per migliorare le condizioni economiche e sociali di un paese ed in questo modo contribuiscono in modo concreto alla prevenzione dei conflitti interni e internazionali.

È un aspetto anche questo importante cui sono chiamate le nostre comunità nei territori, far crescere la consapevolezza che la partecipazione attiva ad una CERS rappresenta non solo una risposta alla povertà energetica e al miglioramento della qualità dell’ambiente del territorio, ma anche una assunzione concreta di responsabilità che contribuisce a promuovere la pace e la giustizia climatica e sociale a livello globale.

Ringraziamenti:

Le Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali