INTRODUZIONE
All’interno della comunità scientifica internazionale da tempo è in corso un dibattito che registra posizioni critiche ed obiezioni alla considerazione del “Modello Animale” come “gold standard” metodologico, nell’ambito della Ricerca biomedica. Una prima criticità deriva dal limitato potere predittivo dei modelli animali che vengono utilizzati nella ricerca preclinica con l'obiettivo di approfondire la conoscenza dei meccanismi patogenetici fini che portano allo sviluppo delle malattie umane; meccanismi che sempre più si stanno rivelando come specie-specifici e tipici dei sistemi complessi e, pertanto, non analizzabili secondo il paradigma riduzionistico. I modelli animali sono in grado di ricapitolare solo alcuni aspetti delle patologie umane complesse. Ne consegue che oltre il 95% delle sostanze biologicamente attive scoperte attraverso la ricerca preclinica tradizionale non riesce a raggiungere lo status di "farmaco" riconosciuto dagli Enti regolatori. L'incapacità del modello animale di essere predittivo in farmacologia e tossicologia è legata soprattutto alla variabilità biologica interspecifica. Un'altra significativa criticità connessa all'utilizzo del modello animale è la scarsa riproducibilità dei risultati ottenuti attraverso la sperimentazione preclinica. Il parametro scientifico "riproducibilità" è estremamente importante in quanto in sua assenza le nuove scoperte, per quanto promettenti e interessanti, non assurgono allo status di evidenza scientifica ma restano solo semplici suggerimenti.
PROSPETTIVE INNOVATIVE
Basare la ricerca biomedica su altre Specie per ottenere informazioni rilevanti per l'Uomo è una scelta metodologica gravata dai pregiudizi significativi precedentemente descritti perché gli animali sono fondamentalmente molto diversi da noi in termini genetici, epigenetici e metabolici. In considerazione di ciò, negli ultimi anni, i ricercatori hanno compiuto progressi significativi studiando nuovi metodi incruenti e specie-specifici, basati sulla biologia umana. Tali metodologie innovative sono denominate collettivamente come "nuovi approcci metodologici" o New Approach Methodologies (NAMs).
OBIETTIVI DEL CONGRESSO
Alla luce delle sopracitate considerazioni l’oggetto principale di questo evento è fornire ai partecipanti strumenti concettuali innovativi ed interdisciplinari per comprendere i limiti del paradigma riduzionista nell'ambito della Ricerca biomedica e per acquisire consapevolezza di quanto il riconoscimento del paradigma della complessità stia già arricchendo di nuovi strumenti diagnostici e terapeutici le attuali conoscenze nel campo delle Scienze della Vita.
A CURA DI
Con la collaborazione di
Il 25 Ottobre 2025 si svolgerà il 1° Congresso Nazionale OSA - Oltre la Sperimentazione Animale
Responsabile scientifico
Dr.ssa Maria Concetta Digiacomo Presidente OSA
Segreteria Scientifica
Dott.ssa Gabriella Errico Vice Presidente OSA
Il Congresso è rivolto ai Soci OSA, SIOOC, ISDE e CENTRO 3R e aperto anche ai non soci interessati alle tematiche trattate, non sarà accreditato ECM e si terrà totalmente online (sulla piattaforma Zoom) in lingua italiana.
Per tutti gli iscritti al congresso sarà possibile, previa richiesta, accedere alla registrazione dell’evento.
ISCRIZIONE € 15,00 iva inclusa
Quota non rimborsabile
La pre-iscrizione dovrà essere effettuata online cliccando sul pulsante "Richiesta iscrizione" qui sotto a partire dal 14 Luglio 2025 e seguendo le istruzioni riportate alla pagina web collegata.