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con le mani nella terra alla scoperta del terreno, della sua composizione e dei suoi abitanti

Nell'anno scolastico 2022/2023 nella classe 2 B della Scuola Mader (IC4 Bologna), in collaborazione con Fondazione Villa Ghigi, Set Parco Grosso e l'educatrice ambientale Valentina Bergonzoni, è stato realizzato il percorso "Con le mani nella terra: alla scoperta del terreno, della sua composizione e dei suoi abitanti". Di seguito vengono descritte le attività realizzate nell'arco di quattro mesi.

Inizialmente sono stati raccolti alcuni campioni di terreno: uno proveniente dalla campagna, uno dall'orto della scuola e uno da un sacchetto acquistato.

In classe è stata fatta un'analisi sensoriale dei vari campioni: granulometria, tessitura, presenza di residui vegetali, presenza di animaletti vivi, permeabilità.

Le analisi sono state condivise, trascritte e messe a confronto.

Analizzando i vari campioni, i bambini sono arrivati alla conclusione che la terra di campagna è quella più ricca di elementi vegetali e di piccoli animaletti, tra cui i lombrichi.

Grazie ad alcuni strumenti, come gli ingranditori per insetti, le lenti di ingrandimento, i righelli, è stato possibile osservare i lombrichi in modo più analitico, individuarne il numero di anelli, il movimento, le caratteristiche anatomiche, la lunghezza e il diametro.

Per approfondire curiosità e caratteristiche dei lombrichi, la classe ha consultato alcuni libri della biblioteca scolastica. Le insegnanti hanno letto ad alta voce, il libro di Noemi Vola "Sulla vita sfortunata dei vermi. Trattato abbastanza breve di storia naturale". Un libro molto divertente che mescola osservazioni scientifiche e ironia.

Sul quaderno sono state trascritte le principali informazioni raccolte dai vari libri consultati e dall'osservazione diretta.

Successivamente è stato realizzato un lombricaio per analizzare le caratteristiche legate al comportamento e alle attività quotidiane.

Prima fase: raccolta dei lombrichi.

Seconda fase: preparazione dei vari strati del lombricaio.

L'osservazione dei lombrichi è durata un paio di mesi. I bambini si sono occupati e preoccupati di mantenere umida, ma non troppo, la terra del lombricaio e di registrare le osservazioni e i cambiamenti. Hanno notato che i lombrichi sono instancabili scavatori di gallerie, che prediligono il buio e stare nascosti nella terra piuttosto che esporsi in zone dove può penetrare luce.

Passati i due mesi di osservazione, il lombricaio è stato svuotato. Prima su un lenzuolo per osservarne la composizione: durante i due mesi, i lombrichi sono aumentati di numero, sono nati diversi piccolini. Sono state anche trovate alcune uova. Dopo aver osservato il contenuto del lombricaio, i bambini l'hanno svuotato nel nell'orto della scuola dove i lombrichi faranno certamente un ottimo lavoro.

Alla fine del percorso è stata predisposta una valutazione: è stato chiesto ai bambini di scrivere un testo su ciò che avevano imparato con questa esperienza e, infine, è stata fatta compilare una scheda di verifica.

Grazie a Set Parco Grosso e fondazione Villa Ghigi per l'opportunità. Grazie a Valentina Bergonzoni per aver affiancato maestre e bambini in questo percorso che ha permesso a tutti di imparare facendo!

Un ringraziamento anche ai lombrichi e un pensiero finale per loro tratto dal libro di Noemi Vola "Sulla vita sfortunata dei vermi. Trattato abbastanza breve di storia naturale":

Auguro ai vermi di tutto il pianeta di non incontrare troppe talpe, toporagni, rane e uccelli di ogni tipo sul loro cammino; di indossare il salvagente in caso di forte piogge; di non provare a mettersi in salvo tra le piante con la tecnica della mimetizzazione (perché non funziona), e di stare attenti ai fulmini durante i temporali.