Il nostro è un VIAGGIO. E' un viaggio che annoda e trasfigura passato e presente nella terra tanto amata da Abdolah Kader. E' un viaggio di speranza verso i paesaggi d'incanto dell'Iran, le moschee tinte d'oro e d'azzurro, quello stesso azzurro che macchia le mani dei tessitori di tappeti di Isfahan mentre creano meraviglie.
Anche noi, come Sultan e Ismail, abbiamo percorso le strade dei luoghi tanto amati da Kader, ci siamo persi nei colori e nei profumi delle case, dei luoghi di preghiera, tra il monte Zafferano, il vulcano Damavand, le straordinarie città antiche persiane di Isfahan e Teheran.
E abbiamo sognato....sulle immagini di città evocate dall'autore, abbiamo provato a creare un itinerario di cinque giorni nelle città e nei luoghi della memoria di Kader. "Alla luce del precario quadro di sicurezza regionale, e, in generale, degli altissimi rischi per la sicurezza e l’incolumità personale, si sconsigliano viaggi a qualsiasi titolo in Iran", così dice un comunicato freddo e grave nel sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Ma noi crediamo, speriamo, che i paesaggi narrati da Kader diventino mete raggiungibili e sicure per tutti coloro che hanno apprezzato i suoi libri.
Immaginando di essere un'agenzia-viaggi, abbiamo pianificato l'itinerario cercando informazioni e immagini su alcuni dei luoghi citati nel libri 'Il sentiero delle babbucce gialle' e 'Scrittura cuneiforme'. Quei luoghi descritti nelle pagine dei romanzi ci sono apparsi in tutta la loro bellezza. Abbiamo sentito forte e condiviso il dolore per l'esilio di Kader e ci siamo chiesti quanto la scrittura lo potesse alleviare, ma anche rendere ancora più potente.
Con l'aiuto di Google Earth e le nostre ricerche, abbiamo creato la cartina che segue e raggiungibile al link più sotto. Ogni luogo citato presenta una breve descrizione e un approfondimento.
ISFAHAN E LA REGIONE DI ISFAHAN
Isfahan, la città chiamata la “metà del mondo”. Isfahan, la città dove sorgono le moschee più antiche della Persia. Secoli fa i costruttori di templi le hanno decorate con gli azzurri più belli facendo apparire sui muri un tale incanto di migliaia di disegni misteriosi che non sai più chi sei o dove ti trovi (da 'Scrittura cuneiforme').
ARAK E LA REGIONE DI MARKAZI
Per cominciare vi porterò nella mia città natale, Arak. E una città che assomiglia un po’ al sito storico di Petra, in Giordania. Petra sorge in una profonda fenditura tra le montagne. Un tempo le grotte che si aprono in quella grande fenditura erano abitate e ci sono molte case scavate nella roccia. Arak è costruita in modo diverso, sorge su un pendio e si estende su un terreno roccioso. In alto ci sono però diverse grotte che un tempo erano abitate, come a Petra.
Queste grotte sembrano una corona posta sul capo della città, ma siccome non vi ha luogo un singolo evento storico, non sono ritenute importanti. […] Se dalle grotte si guarda in giù, l’attenzione è attratta dal lungo bazar coperto, dalla cupola azzurra della moschea, da tutte quelle casette d’argilla con il tetto a semicerchio e dalle strade che sembrano linee storte tracciate a matita (da 'Il sentiero delle babbucce gialle').
L'Iran non è solo moschee e piazze, ponti e musei. Ma è anche arte della tessitura dei tappeti e della ceramica.
L'ARTE DELLA TESSITURA DEL TAPPETO
Se si prosegue in quella direzione, attraverso le rose, lungo il secolare sentiero di pietra, si finisce per arrivare a un bazar. Il più antico del paese e il più bello del mondo islamico. Lì si possono ammirare i più fantastici tappeti persiani. In ogni negozio ce ne sono a centinaia, ammucchiati uno sopra l'altro. Sul retro c’è sempre un laboratorio dove in genere lavora un annodatore di tappeti vecchio ed esperto. Lì non si fanno i tappeti, si riparano. I tappeti venduti in quel bazar sono molto costosi e a volte uno di quei tappeti cosi preziosi si danneggia. Per questo deve esserci un abile riparatore, un artigiano, che con il suo ago e qualche filo colorato sa compiere magie (parlando di Isfahan, in 'Scrittura cuneiforme').
E non meno importante è l'arte della ceramica.
E parlava di moschee. E quando descriveva le piastrelle azzurre della moschea di Sheikh-Lotfollah indicava il cielo. Un tempio che è una sfida a quello dell’universo. E se voleva esprimere la sua ammirazione per l’antichissima moschea di Jamè, prendeva un mattone, lo sollevava e poi lo lasciava cadere per terra. Con quel gesto intendeva dire che le pietre della moschea erano cadute dal cielo (da 'Scrittura cuneiforme').
GEOGRAFIA E AMBIENTE DELL'IRAN
Un dato giorno d'inverno centinaia di strani uccelli apparivano improvvisamente dietro la cima del monte Zafferano, in volo dall'ex Unione Sovietica. Siccome faceva freddo, gli uccelli avevano fame e sete. Gli abitanti del villaggio sapevano quando sarebbero arrivati: al mattino presto, uno dei primi giorni dopo che la luna piena era spuntata a sinistra della cima della montagna. Perciò le donne preparavano le scale contro i muri delle case. Appena gli uccelli apparivano, salivano sul tetto a portare recipienti di acqua calda e avanzi di cibo. Quegli strani uccelli planavano sui tetti e le donne e i bambini, alle finestre, li guardavano camminare con la loro lunga, strana coda, chinando continuamente la testa in segno di ringraziamento. Si riposavano qualche ora e poi volavano via. E le donne che restavano tutto il giorno, tutto il mese, tutto l'anno, tutta la vita nel villaggio ad annodare tappeti, le donne che non avevano mai la possibilità di lasciare il monte Zafferano, annodavano quegli uccelli nel disegno dei loro tappeti (da 'Scrittura cuneiforme').
Gli approfondimenti qui presentati si sono basati soprattutto sulle ricerche nel sito https://www.irancultura.it/; Le foto sono prive di diritti o segnalati in fondo a questa pagina.
Siamo consapevoli che la parola 'Iran' evoca oggi proteste e scioperi scatenati dalla morte di Masha Amini (la cui storia abbiamo letto in classe), l'oppressione delle libertà personali e dei diritti civili (che hanno di fatto portato Kader Abdolah all'esilio), il dissenso contro la Repubblica Islamica e la guida suprema Ali Khamenei.
In questo nostro lavoro abbiamo immaginato un Paese libero, un paese che vanta luoghi e tradizioni tra i più straordinari al mondo. Il nostro è un augurio per la popolazione iraniana, e le donne in particolare, di godere di quella libertà che tutti i Paesi democratici devono garantire a tutti i loro cittadini.
Noi abbiamo già pronte le valigie per il nostro viaggio in Iran. Speriamo che il nostro sogno si avveri il prima possibile!
Le studentesse e gli studenti delle classi 3^ATUR e 5^ATUR - IIS PAOLO SARPI di San Vito al Tagliamento.
- La città di Teheran: Zenaida e Navpreet (Classe 5^ATUR)
- La regione di Teheran: Veronica e Francesca (Classe 5^ATUR)
- La città di Isfahan: Agata e Aurora B.(Classe 5^ATUR)
- La regione di Isfahan: Margherita e Valentina (Classe 5^ATUR)
- Itinerario e lettera di promozione del viaggio in Iran: Aurora F. e Aurora M. (Classe 5^ATUR)
- L'arte della tessitura dei tappeti: Giulia T. (Classe 3^ATUR)
- L'arte della ceramica: Lucia F. (Classe 3^ATUR)
- La regione di Markazi e la città di Arak: Aurora e Elisa D. (Classe 3^ATUR)
- La regione di Qom e la città di Qom: Elisa P. e Greta (Classe 3^ATUR)
- Il territorio iraniano: Matilde e Giulia V. (Classe 3^ATUR)
- L'architettura iraniana: Riccardo e Daniel (Classe 3^ATUR)
Ringraziamenti:
Creato con immagini di Matyas Rehak - "Detail of a mosque in Kermanshah, Iran" • designbydx - "art of Masjed-e Imam or Masjed-e sha at Nash-e Jahan square, big dome 21 meter diameter, Esfahan, Iran, since 1611" • muratart - "People resting in the ancient Khaju Bridge at twilight blue hour with full moon - Isfahan, Iran "Elements of this image furnished by NASA"" • nyiragongo - "Azadi Tower, Teheran, Iran" • Milosz Maslanka - "Colorful oriental geometric design and pattern commonly met in Persian mosques and medresses. Isfahan, Shiraz, Teheran, Iran" • Matyas Rehak - "Khaju (Khajoo) bridge in Isfahan, Iran" • ChiccoDodiFC - "Rug and Carpet for sale"